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Burrida a sa Casteddaia

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Sa Burrida a sa Casteddaia, ossia la Burrida alla Cagliaritana è un piatto tipico della cucina della zona di Cagliari e di Pula, cittadina balneare poco distante dal capoluogo. Si tratta di un piatto a base di pesce servito generalmente freddo come antipasto di mare, insieme a murici lessati e striscioline di bottarga.

Origini della Burrida a sa Casteddaia.

Piatto di tradizione marinara, la ricetta sembrerebbe di origine medievale (il nome deriva dal provenzale bouride = zuppa di pesce). Probabilmente sono stati i Genovesi a introdurre questa pietanza nel cagliaritano. In Liguria però la burridda è una vera e propria zuppa di pesci vari, nel capoluogo sardo è divenuta la burrida di gattuccio tipica, oggetto della ricetta di questo post.

Una curiosità riguardo il nome della ricetta.

L’aggettivo casteddaia deriva da Casteddu, nome sardo della città di Cagliari (dal latino castrum). La città era munita di alte mura e di imponenti torri, di cui ad oggi ne rimangono due, la Torre dell’elefante e la Torre di San Pancrazio.

La ricetta della Burrida a sa Casteddaia.

A farmi incuriosire (leggi ingolosire 😉 ) di questo piatto, fu uno scambio di opinioni sulle similitudini e differenze tra cucina siciliana e cucina sarda, con la mia amica sassarese Lidia. In una delle nostre conversazioni mi raccontò della burrida e di come, grazie alle dritte di un amico chef ormai in pensione. questa fosse divenuta una delle sue preparazioni preferite.

La ricetta è semplice da realizzare, ma il modo di procedere può cambiare gusto e senso al piatto.

  • DifficoltàFacile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo1 Giorno
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni4
  • CucinaItaliana

Ingredienti

700 g gattuccio
160 g.noci sgusciate
1/2 bicchiere aceto bianco
200 ml olio extravergine d’oliva
2 spicchi aglio
1 foglia alloro
1/2 bicchiere vino bianco secco
Q.b. pepe nero
prezzemolo
Q.b.sale

Strumenti

Preparazione

In una pentola capiente metti dell’acqua e aromatizza con l’alloro, 1 spicchio d’aglio, il pepe nero, qualche gambo di prezzemolo, il vino bianco e un po’ di sale. Porta a bollore a quel punto aggiungi i tranci di pesce.

Lascia bollire il pesce per 8 – 10 minuti e una volta cotto mettilo a scolare in un cola pasta.

Prepara la salsa passando al mixer le noci, i fegatini (crudi), 1 spicchio d’aglio, l’olio, l’aceto e un pizzico di sale. Trasferisci la salsa frullata in un tegame antiaderente e lasciala cuocere a fiamma vivace per 5 – 7 minuti, cioè fin quando si restringe un po’.

Trasferisci i tranci di pesce, ben scolati e freddi, in una pirofila la sciando spazio tra l’uno e l’altro. Versa la salsa sul pesce e lascia intiepidire, poi copri con una pellicola e trasferisci la pirofila in frigo.

Consumare dopo 12-24 ore di riposo.

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