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Sambene erveghinu(sanguinaccio di pecora)

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Il sanguinaccio di pecora: una delle ricette più antiche
della Sardegna

Premesse
“Su sambeneddu” è un ottimo piatto della tipica tradizione sarda.
Viene preparato nelle zone interne dell’isola.
Il gusto è molto forte e la sua preparazione è abbastanza complessa e per questo raffinata.

Ingredienti
Sangue di pecora

sale

cipollegrasso di pecora

strutto

formaggio pecorino

timo (harmidda)

pane carasau.

 

Preparazione
La prima operazione da fare nella preparazione de “Su Sambeneddu” è quella di raccogliere il sangue di pecora all’interno di un recipiente (di medie dimensioni) e mescolare continuamente con un mestolo, preferibilmente in legno, in modo da non permettere la formazione di grumi.

Aggiungere un pizzico di sale e lasciarlo “riposare” per una decina di minuti circa.

Nell’attesa si pulisce bene lo stomaco della pecora (che diventerà il contenitore de “Su Sambeneddu”) e si preparano gli altri ingredienti.
Si tritano le cipolle e si prepara un soffritto con grasso di pecora e strutto.
Si lascia rosolare il tutto e, in crudo, si aggiunge pecorino grattugiato, menta selvatica, e (molto importante) pane harasau ridotto in briciole.

A seconda dei gusti in questo momento si possono aggiungere spezie (rosmarino, alloro, peperoncino, pepe nero etc…)
Si versa il sangue assieme al soffritto e alle eventuali spezie all’interno dello stomaco della pecora e si chiude bene con lo spago.
Si immerge il “sacco” all’interno di un recipiente con dell’acqua bollente e si cuoce per 20 minuti circa facendo molta attenzione che non si bruci.

È molto importante scuotere e massaggiare l’involucro avendo molta cura e prestando molta attenzione.
Una volta cotto si taglia lo stomaco e il piatto è pronto per essere gustato e apprezzato.

 

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