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Vanni Sanna: una vita per il calcio

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Articolo di Mario Fadda

Il 6 luglio  del 2001 si spegneva Giovanni “Vanni” Sanna, forte calciatore sardo prima ed in seguito apprezzatissimo tecnico.

Nato ad Alghero nel 1931, comincia a giocare nella città natale con la compagine giallorossa, con la quale disputa il torneo di Prima Divisione 1948-49. Dopo l’incoraggiante esordio, nella stagione successiva disputa un ottimo campionato, le sue prestazioni sono tanto rimarchevoli da attirare l’attenzione della Torres. Nell’estate del 1950 passa quindi ai rossoblù sassaresi per la cifra di 250 mila lire. Con la Torres nella stagione d’esordio 1950-51, coglie subito la promozione nell’omonimo torneo nazionale. L’anno successivo, grazie anche al suo apporto, la Torres termina con un prezioso terzo posto nel torneo di Promozione e ascende in IV Serie. Durante tutto l’autunno e l’inverno 1952 si mette in mostra come uno dei migliori giovani di tutto il campionato.

Cagliari (1953-54), sfiora la storica promozione in Serie A, sfumata solo dopo la sconfitta rimediata nello spareggio di Roma contro la Pro Patria. Su quell’incontro pesano ancora pesanti ombre di una combine. Senza quella sconfitta i rossoblù sarebbero ascesi alla massima serie ben dieci anni prima della storica promozione regalata da Riva e “Sandokan” Silvestri. A Cagliari disputerà 5 stagioni, con ben 91 incontri disputati e 12 reti realizzate, prima di ritornare per una stagione alla Torres e trasferirsi nel 1960 a Novara per disputarvi tra Serie B e C 5 tornei. Nel 1965 rientra nella sua Alghero, dove continua a calcare i campi dei campionati regionali in veste di allenatore-giocatore. Una volta appese definitivamente le scarpe al chiodo, giungerà una lunga e fruttuosa carriera da allenatore. Dopo la sua morte, la città di Sassari ha deciso di intitolargli lo storico stadio “Acquedotto”.

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