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Storia del costume indossato dalla regina alla cavalcata di Sassari del 1939.

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Quando si stabilì che la Principessa avrebbe presenziato alla Cavalcata del 1939 portando il costume di Sennori, ci si accorse che non vi era il tempo per confezionarne uno nuovo. Allora si cercò con ansia qualcuna tra le benestanti di Sennori che ne avesse uno da offrire e che fosse adatto per pregio e taglia; si arrivò alla giovane Grazietta Piras Denti, di famiglia di possidenti ben inseriti. Alla donna, però, dispiaceva privarsi del suo costume perché averne uno molto costoso era per poche elette. Vista l’urgenza, si accettò allora una sua richiesta scritta di rimborso spese per potersene poi rifare uno nuovo nel caso l’abito fosse sparito, non più restituito o rovinato. Così, il grande giorno, la Principessa fu vestita dalla padrona del costume (e sue parenti) e alla Cavalcata incantò tutti, ma nessuno seppe mai di Grazietta e delle trattative segrete per convincerla a “offrire” il suo gioiello. Il rimborso non fu però poi necessario, perché da testimonianze di chi conobbe la signora, risulta che l’abito le venne restituito con annessa una spilla originale della casa reale, anche il marito, che si chiamava Giovanni, ricevette un compenso: un paio di gemelli ed una catena, sebbene il suo abito non venne utilizzato dal principe Umberto. Grazietta, inutile dirlo, raccontò per il resto della sua vita l’avvenimento e mostrava con orgoglio e piacere i doni reali conservati per decenni nella sua abitazione.

La richiesta di rimborso (preventivo) firmato da Grazietta Piras Denti, con tanto di saluti “fascisti”. Nel documento compare anche la voce relativa ad un costume maschile che però non fu mai realizzato.

Non si sa bene il perché e le opinioni, a tal riguardo, non sono omogenee. Pare, però, che il Principe Umberto, da protocollo, dovesse sempre vestire la divisa e mai altri tipi di abito, alcuni sostengono che l’abito gli venne confezionare comunque, come regalo, altri ancora sostengono invece che non fu possibile, perché il Principe aveva una taglia totalmente diversa rispetto a quella del marito di Grazietta Piras Denti.

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