Cantos De Jara Gesturi
Ma si podiat bolare (Tonino puddu , Su bolu de s’Astore)
Il coro “Cantos de Jara” è nato nel febbraio 2008. Nel nome sta il riferimento all’elemento naturalistico di maggior richiamo del nostro paese: l’altopiano della Giara. Unico nel suo genere dal punto di vista della morfologia, della flora e della fauna (con le sue sugherete e i cavallini allo stato brado).
Il coro è formato da 24 elementi, la gran parte giovanissimi e alla prima esperienza; altri, invece, di esperienza decennale in altre formazioni corali. È diretto sin dalla fondazione da Nicola Cogoni, con esperienza di 15 anni di direzione sia nei cori polifonici tradizionali sardi che liturgici.
Pur se di giovane formazione il coro ha già avuto positivi riscontri in concerti e manifestazioni musicali, nell’animazione liturgica, vincendo recentemente il primo premio al concorso per il canto in lingua sarda di Gesico (18 Ottobre 2009 – Premio Sant’Amadu).
Come la gran parte dei cori in lingua sarda le armonizzazioni sono per canti a 4 voci maschili. Il repertorio si ispira al patrimonio popolare sardo sacro e profano che attinge dalle composizioni di importanti poeti sardi (Montanaru, Peppino Mereu, Badore Sini, Tonino Puddu ecc) nelle armonizzazioni di importanti direttori di coro nuoresi (Alessandro Catte e lo stesso Tonino Puddu, maestro del folklore, recentemente scomparso).
Ricordiamo tra i brani religiosi, il “Deus ti salvet Maria”, “Babbu Soberanu”.
I canti che non attengono al versante del “sacro” nascono invece da tematiche storico/sociali o di prostesta (Barone ‘e sa tirannia, Nanneddu meu), di festa e allegria (canzoni “a ballo”), d’amore (non potho reposare – forse universalmente nota come una delle più belle canzoni d’amore mai scritta), oppure sono componimenti leggeri spesso a sfondo ironico o canzonatorio.Il coro ha recentemente partecipato (3,4,5,6 Dicembre 2010) al trentennale del Circolo Sardegna Nostra a Bassano del Grappa esibendosi in concerto con il Coro Bassano.