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Centinaia di tirocini utilizzati al posto di contratti stabili

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Sono tantissimi i posti di lavoro proposti durante la stagione estiva, dall’aiuto cuoco , camerieri, il ragazzotto che scarica le casse dai camion che riforniscono i ristoranti, la ragazza che sistema le merci sugli scaffali dei market ecc.

tali tirocini sono interamente finanziati da denaro pubblico ed è questo che ha facilitato il loro boom: su un miliardo e mezzo, 500 milioni di euro sono andati per finanziare proprio gli stage e circa il 65% dei giovani a cui è stata proposta una misura sono, appunto, entrati in tirocini formativi.

Una preoccupazione, questa del lavoro mascherato, che non riguarda solo l’Italia, se è vero che la Ces – il sindacato europeo – ha espresso negli ultimi anni preoccupazione rispetto all’abuso di questo strumento che, nato per facilitare la transizione dei giovani nel mercato del lavoro, si è spesso rivelato inadeguato. 

Molti ragazzi vengono inseriti in azienda e, poco dopo, messi a operare vicino ai normali lavoratori subordinati, in mansioni spesso ripetitive e senza alcuna contenuto realmente formativo.

Molti di questi abusi vengono da qualche anno raccontati nel forum del sito della Repubblica degli stagisti, che è diventato ormai un punto di riferimento normativo e informativo per i giovani tirocinanti . “Naturalmente – racconta Eleonora Voltolina, che dirige il sito – noi stimoliamo le persone anche a raccontare le esperienze positive, utili per chi entra in questo mondo. Ma è evidente che chi scrive in un forum generalmente lo fa quando le cose non vanno”. 

Altra nota dolente è che oltre a non rispettare le ore di tirocinio/formazione e le mansioni da svolgere, sono i tempi lunghissimi che devono aspettare i tirocinanti per ricevere la somma pattuita in sede di contratto(400/550 €) per via delle lunghe e interminabili pratiche che devono elaborare le province e le regioni.

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