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La cattura nel Lazio del bandito Cavada di Bitti

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Di seguito l’articolo de La nuova Sardegna del gennaio 1985 e quello del Messaggero in seguito alla cattura del latitante Cavada.

LA NUOVA SARDEGNA

L’ operazione è scattata all’ alba: 400 agenti, armati di tutto punto, hanno fatto irruzione in un casolare nei pressi di Zagarolo ed hanno liberato Gianni Comper, il commerciante di bestiame veronese, rapito la sera del 9 ottobre a Salizzole. Il grosso dispiegamento di agenti è stato deciso dalla questura di Roma in seguito alla scoperta che la banda dei rapitori è collegata al “Mas”, Movimento armato sardo. La liberazione di Gianni Comper è avvenuta intorno alle ore 8 di ieri mattina. Il sequestrato si trovava in una grotta poco distante dal casolare. Gli agenti hanno fatto una prima irruzione nell’ edificio dove hanno arrestato cinque persone, tra cui due sardi nativi di Bitti. Uno di questi preso dalla paura e temendo una sparatoria ha accompagnato gli agenti alla prigione di Gianni Comper. Nascosto da un cespuglio di rovi a circa un chilometro dal casolare è stato scoperto l’ ingresso del covo. Un sottufficiale della mobile, pistola in mano è entrato e si è trovato di fronte il pluriricercato Salvatore Cavada di 31 anni, anch’ egli di Bitti, il bandito si è arreso dichiarandosi un prigioniero politico. All’ interno della grotta c’ era Gianni Comper, in buone condizioni generali di salute. Nel covo oltre a scatolame contenente generi alimentari sufficienti per circa un anno, sono state rinvenute armi (mitra, pistole e fucili) e volantini del “Mas”. L’ operazione della polizia si è poi sviluppata a Zagarolo e a Aprilia dove sono state catturate altre persone che gli agenti avevano individuato come frequentatori del casolare. La banda, secondo gli investigatori, è la stessa che aveva rapito Anna Maria Bulgari e il figlio Giorgio Calissoni. Dopo aver compiuto numerosi crimini in Toscana negli anni ‘ 70 il gruppo interamente composto da sardi, aveva cercato di darsi una veste politica. I nomi delle persone arrestate, fornite dalla polizia sono: Salvatore Cavada, Roberto Satta, Pietro Alfani, Mario e Antonio Roma. Degli arrestati di Aprilia si conoscono i nomi di Biagio Roma, Bernardino Olzai e Pietro Olzai. Gianni Comper fu rapito a Salizzone, vicino Verona 110 giorni fa e per il suo rilascio furono richiesti cinque miliardi. Sembra che la famiglia abbia pagato una prima rata di un miliardo. La segnalazione dell’ ubicazione del covo nei pressi di Zagarolo sarebbe stata fornita dai servizi segreti italiani, il Sisde. “E’ la fine di un incubo”, ha dichiarato la famiglia.

 

IL MESSAGGERO – Clicca sul link o immagine per leggere il file in Pdf

1985_gennaio_19

 

 

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