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Le bellezze del Logudoro da vedere

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Il Logudoro è una regione storica della Sardegna centro-settentrionale. Dal punto di vista turistico è ancora poco nota, ma è meta obbligata per viaggiatori e viaggiatrici desiderosi di scoprire cosa il passaggio dell’uomo, durante i secoli, ha lasciato in questo angolo di Sardegna.

Per chi attraversa il Logudoro, imprescindibile è soffermarsi sulle principali testimonianze archeologiche. Tra queste vi sono le grotte di San Michele, in pieno centro abitato a Ozieri. Risalgono al Neolitico e al loro interno sono stati rinvenuti elaborati manufatti che lasciano ritenere che questa fosse una delle più evolute civiltà mediterranee dell’epoca. Nelle campagne di Mores vi è uno dei dolmen più belli e meglio conservati; Poco distante dal centro abitato di Ittireddu è possibile ammirare la meravigliosa necropoli di Partulesi

Le cattedrali romaniche del Logudoro da conoscere assolutamente.

Tant’è che è possibile seguire un vero e proprio itinerario, articolato, che permette di scoprire antichi monasteri, piccole chiese e maestose cattedrali. Tra le più belle, si annoverano quella di Saccargia, in stile romanico-pisano, in territorio di Codrongianos, che svetta elegante per i passanti sulla strada. Nostra Signora del Regno ad Ardara, i cui interni sono di uno splendore assoluto: risalente al 1500 d.C. fu cappella palatina dei giudici di Torres. Al suo interno vi è custodito il retablo dipinto più grande d’Europa. Degne di una visita sono le chiese di Nostra Signora di Mesu Mundu, in territorio di Siligo, e Sant’Antioco di Bisarcio in territorio di Ozieri Nostra Signora di Castro, in territorio di Oschiri. 

I borghi: antichi centri storici abitanti da secoli.

In cui è possibile ammirare le vecchie architetture, piazzette raccolte, chiese antiche che profumano di religiosità, dove l’accoglienza è ancora tra i valori fondanti delle comunità.

Gli artigiani: sono maestri che fanno cose assolutamente da vedere, giacchè il Logudoro è terra di grandi artigiani e artisti. Chi attraversa questa terra deve assolutamente soffermarsi a Pattada, per ammirarne i suoi coltelli. A Nughedu San Nicolò per incontrare Cianitu Sanna, artista dello scalpello. A Ozieri per conoscere il fabbro Giuseppe Masala, visitare la selleria di Franco Divona (in Sardegna son rimaste unicamente due sellerie artigiane) e dormire a Ozieri in uno dei tanti accoglienti B&B.

L’anima rurale: chiunque visiti e non sappia cosa vedere nel Logudoro, percepirà immediatamente l’anima rurale di questo territorio. Distese immense pianeggianti, colline sinuose, animali al pascolo e numerosi boschi di querce forgiate dal vento… I colori intensi dei paesaggi che variano a seconda delle stagioni…

La cucina e le produzioni locali: varie particolarità di pasta, pane. Gli insaccati, i formaggi, i dolci. L’olio, i vini… Impossibile raccontare, in così poche righe, il tumulto dei sensi che questa zona di Sardegna regala.

La lingua, i canti e la poesia: chi passa per il Logudoro deve soffermarsi per ascoltarne la sua lingua, i canti e la poesia. Sarà un viaggio a ritroso nel tempo, ma fondamentale per comprendere l’anima di quest’angolo di Sardegna. Luogo in cui le arti e la necessità di esprimersi si sono declinate in varie forme artistiche, uniche e originali.

trekking: nonostante il territorio non possa annoverare numerose zone montuose, sono varie e variegate le opportunità di trekking immersi in contesti naturalistici di altissimo valore. Noi vi consigliamo un trekking sulle tracce dell’insediamento medievale di Orvei, e sul meraviglioso monte Lerno, in territorio di Pattada.

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