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Nuraghe Is paras – Isili

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Il Nuraghe Is Paras, così chiamato perché il terreno su cui si trova era di proprietà dei Padri Scolopi, si trova sulla cima di un piccolo rilievo a 505 metri sul livello del mare nell’immediata periferia del centro abitato. Due campagne di scavi sono state realizzate, una nel 1974 e l’altra nel 1998. Il Nuraghe ha avuto una storia piuttosto articolata e solo grazie all’ultimo scavo è stato possibile evidenziare il completo profilo architettonico e dare una nuova rilettura delle sue fasi costruttive.

La fase più antica del monumento risale probabilmente all’età del Bronzo Medio quando esso sorse come torre semplice priva di corpi aggiunti e di antemurale.

Il materiale utilizzato è in prevalenza calcare marnoso e organogeno di due tonalità cromatiche: bianco e bruno e originariamente, nei filari terminali, erano presenti anche conci di basalto nero.

La tecnica scelta per la sua realizzazione ha previsto l’utilizzo di filari regolari orizzontali: 37 filari di blocchi di forma sub-rettangolare e di grandi dimensioni vanno restringendosi verso l’alto creando uno spettacolo di suggestiva bellezza.

La camera interna a tholos è infatti la più alta e armoniosa fra quelle conosciute (11.80 m). In posizione decentrata all’interno della camera è stata rinvenuta l’imboccatura di un pozzo o silo che è stato esplorato per 5 metri, ma a causa dei continui smottamenti del terreno non è stato possibile andare oltre e stabilire con esattezza a quale fase nuragica risalga l’impianto.

Nel Bronzo Recente, alla torre primitiva è stato addossato un corpo aggiunto costituito da una torre di dimensioni inferiori (torre Sud-Est) e due cortine rettilinee racchiudenti un piccolo cortile a cielo aperto che unisce i due corpi di fabbrica. Varcato l’ingresso di forma rettangolare al nuraghe “a tancato”, si trova un breve corridoio coperto che attraversa lo spessore murario della cortina e immette nel cortile. Nella parete destra del corridoio è stato ricavato uno stipetto e in asse con questo, nella parete sinistra, si apre un piccolo vano con una scala sul fondo, formata da gradini molto ripidi e dalla brevissima pedata, che conduceva sulla sommità della nuova torre e delle cortine.

Tra il Bronzo Recente e quello Finale furono costruite altre due torri, una orientata a Nord-Est e una a Ovest. Intorno al trilobo venne eretto l’antemurale (una cinta muraria a carattere difensivo) costituito da torri e cortine.

Nel settore orientale e sud-occidentale, tra il trilobo e l’antemurale sono distribuite numerose capanne nuragiche. Gli scavi del 1998 hanno quindi rappresentato solo una fase di passaggio nello studio del monumento perché molto deve essere ancora portato alla luce.

Il sito ha avuto, inoltre, fasi di frequentazione nel periodo romano e altomedievale. Numerosi sono stati i reperti rinvenuti durante le campagne di scavo: scodelline, ciotole, elementi in osso probabilmente parte di una collana, fibbia bizantina in bronzo, coppette.

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