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Ulisse racconta la Sardegna: l’isola che c’è.

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Alberto Angela viaggia in una Sardegna insolita, lontana dalle mète turistiche più conosciute: una terra unica, alla ricerca dei colori, dei suoni, degli odori e dei segni che la caratterizzano. Il colore del mare e della pietra. Il suono del vento e delle voci. L’odore del cisto e dell’elicrisio. I segni delle tante civiltà che di volta in volta l’hanno invasa, senza mai dominarla. Un’isola che è quasi un continente. Dalle spiagge della Maddalena e dell’Asinara alle miniere del Sulcis, dalle pietre dei nuraghi alle vestigia romane, dalla basilica di Saccargia alle mura di Alghero: un racconto punteggiato da storie, tradizioni, leggende che fanno di questa terra un luogo magico e misterioso. Il grande viaggiatore inglese Herbert Lawrence così la definì: “La Sardegna è un’altra cosa… Creste di colline come brughiera…che si vanno perdendo, forse, verso un gruppetto di cime… Incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa”.

 

 

 

Sardegna l’isola che c’è

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