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Facebook invita a segnalare le notizie false

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Una nuova funzione permette di indicare i contenuti non veritieri per ridurre la loro circolazione sul social network più frequentato del mondo. È la fine delle bufale sul web?

facebook-like-logoQuante volte vi siete arrabbiati nel vedere una notizia falsa condivisa dai vostri amici su Facebook? E quante volte siete stati voi, in un momento di inconsapevole leggerezza, a diffondere una bufala? A livello di qualità dell’informazione, quello delle “fake stories” è uno dei grandi problemi dei social network e – più in generale – dell’era della condivisione istintiva. Un problema di cui si sono resi conto anche nel quartier generale di Facebook.

In un post pubblicato ieri , la società di Menlo Park ha annunciato un’importante novità nella gestione delle news sul suo network. Tra le opzioni offerte agli utenti per segnalare un contenuto sgradito, sarà aggiunta anche quella riservata alle notizie false. Man mano che le segnalazioni relative a una news aumenteranno, questa inizierà a comparire con meno insistenza sulle bacheche degli utenti. Inoltre, nella parte alta della notizia sarà aggiunta la frase “many people on Facebook have reported that this story contains false information” (“secondo molte persone su Facebook questa storia contiene informazioni false”).

La nuova funzione – che al momento non appare disponibile nella versione italiana del social network – sta inevitabilmente attirando le prime reazioni e discussioni sull’effettiva efficacia e sui possibili effetti collaterali. Un dubbio, già emerso per altri strumenti di Facebook, riguarda il suo potenziale abuso: il rischio che qualcuno inizi a segnalare notizie come false perché non è d’accordo sul loro contenuto. Un altro, più inedito, coinvolge i siti satirici come l’americano The Onion o l’italiano Lercio, le cui notizie per definizione sono false (anche se a volte tremendamente verosimili). Da questo punto di vista, il team di sviluppatori di Facebook è tranquillo: “Dai nostri test risulta che gli utenti tendono a non segnalare i contenuti umoristici e satirici. Su di loro la novità non dovrebbe avere effetti”.

LUCA CASTELLI

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