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Castelli di Sardegna:SILIQUA castello di Acquafredda

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siliquak0117Il castello di Acquafredda si erge sulla cima di un cono vulcanico, poco distante dall’abitato di Siliqua. I suoi imponenti ruderi dominano la valle del Cixerri.

Il suo nome deriva probabilmente da una sorgente d’acqua fresca che ancora oggi sgorga tra gli anfratti rocciosi.

La tradizione attribuisce la costruzione del castello ai conti della Gherardesca, nella persona del celebre Ugolino rammentato nell’Inferno dantesco. Sebbene manchino sicure attestazioni documentarie, l’impianto della fortificazione può esser collocato nella seconda metà del XIII secolo.

La struttura fortificata si articola su tre livelli che seguono l’andamento dell’altura. L’accesso era sul lato nord-est, attraverso un’apertura difesa da tre torri a pianta quadrata delle quali sopravvive quella centrale, recentemente ristrutturata. La torre presentava una struttura a tre piani con solai in legno collegati da scale. Le tre torri, insieme alla cinta muraria che le collegava, costituivano la prima linea difensiva del castello, a quota 154 m s.l.m. La cinta muraria era ornata di merli di forma guelfa introdotti, secondo Foiso Fois, nel XIII secolo.

All’interno delle mura si trovava il borgo, con le case, i magazzini, le stalle, le cisterne, i mulini ed i frantoi. Più in alto, a quota 253 m s.l.m., si ergeva il mastio, cuore del castello e abitazione del castellano, cui si accedeva attraverso un ponte levatoio. L’accesso immetteva in uno spiazzo attorno al quale erano disposti a U i vari ambienti. Il mastio era articolato su più livelli. A di sopra era presente una terrazza guarnita da merli di forma guelfa.

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